Paolo Cotani

Roma, 1940 - 2011

Paolo Cotani, dopo aver frequentato l’ambiente culturale romano, decide di trasferirsi a Londra ricevendo l’incarico di insegnante presso la Colchester School of Art. Rientra in Italia nel 1970 ed insieme a Filiberto Menna (teorico della pittura analitica) presenzia alla mostra “Presenze e tendenze nella giovane arte italiana” presso la Triennale di Milano.
La cifra stilistica di Paolo Cotani restituisce bende elastiche colorate che inizialmente vengono esposte alla IX Biennale di Parigi nel 1975. Dopo aver partecipato a svariate rassegne artistiche, la sua poetica si origina attraverso supporti di alluminio sagomato come le opere "Gli archi" e "Le vele", per poi ritornare al tema delle nuvole. Nel 1979 tiene la sua prima personale in Italia presso Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Dopo aver partecipato alla mostra a Jesi (1983) curata da Giovanna Bonasegale, nel 1984 espone presso il Museo Civico di Viterbo e nel 1986 partecipa alla XI Quadriennale presso Palazzo dei Congressi a Roma.
Le sue garze, talvolta graffiate da segni pittorici o da campiture di colori sembianti presenze, partono dall’azione fisica dell’avvolgere mediante un gesto corrispondente all’azione concreta, producendo il costruirsi della superficie che termina al sovrapporsi omogeneo della benda.
Si ricorda la monografia dedicata all'artista a cura di Micol Forti (2009) e la retrospettiva al Museo d'Arte Moderna di Senigallia (2011), curata da Claudio Cerritelli.