Pittura Informale: Artisti e Quotazioni

L’Arte informale è una corrente artistico-pittorica nata alla fine degli anni ‘40, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, che vede le sue origini nel contemporaneo Espressionismo astratto americano. Il termine “Informale” venne usato la prima volta da Michel Tapiè, uno studioso francese, nel 1951 e prevalse sugli altri nominativi a causa della sua genericità.

Le caratteristiche principali e la concezione di arte

Non si trattò mai di un vero e proprio movimento, ma più di un sentimento comune, dato dal momento storico (dopoguerra) caratterizzato da un forte senso critico nei confronti di qualunque cosa potesse ricordare un disegno concepito a priori, ovvero prima dell’esperienza. Questo nuovo modo di vedere e rappresentare l’arte contribuisce a far spazio alla cosiddetta “ragione astratta”. Diverse furono le correnti artistiche che ispirarono e portarono alla nascita dell’arte informale, in particolare: il Dada, l’Espressionismo e il Surrealismo.

Se l'opera d’arte è stata per secoli come una “finestra” ora, grazie alla pittura informale, l'osservatore può interagire ed interpretare a suo modo il dipinto. I pittori informali si sottrassero infatti all’arte figurativa, abbandonarono le perfette geometrie che caratterizzavano l’astrattismo e dimenticarono ogni tipo di forma che potesse riportare ad un qualunque tipo di progetto pre ideato.

Per sottolineare ancor di più questa voglia di distaccarsi da tutto ciò che era stato fatto fino a quel momento, vennero utilizzati soprattutto materiali poveri - come sabbia, sassi, giornali o vetri rotti - attraverso cui era il singolo artista a sperimentare ed esprimere la propria arte. Per il pittore informale la vera forma d’arte consisteva nell'atto stesso di pitturare.

Negli stessi anni nel mondo si svilupparono diverse correnti artistiche con queste caratteristiche come base comune, ma che evolsero in modi diversi a seconda del territorio in cui presero piede: America, Europa e, pur se con una portata estremamente minore, anche in Giappone.

La Pittura informale in Europa

In Europa gli occhi degli artisti erano colmi di immagini che riportavano alla guerra e generavano confusione e dubbi sul futuro. Per sfuggire alla realtà iniziarono perciò a sperimentare e sviluppare una nuova “verità personale”, sfruttando la pittura informale per esprimere i propri sentimenti e stati d’animo in un modo del tutto nuovo.

I principali pittori informali europei furono: Pierre Soulages, Jean Fautrier, Jean Dubuffet, Alberto Burri, Emil Schumacher e Georges Mathieu.

La Pittura informale americana

Nel Dopoguerra molti artisti europei emigrano negli Stati Uniti portando con loro l’influenza del Cubismo e del Surrealismo in particolare, ma anche di molte altre correnti artistiche e contaminarono gli americani contribuendo alla nascita della pittura informale americana.

Due furono le maggiori sotto correnti che si svilupparono in America: l’Action Painting e il Color Field Painting. Entrambi ebbero alcune caratteristiche comuni, come l’uso predominante del colore e delle tele di canapa. Nel primo caso il colore non viene però applicato sulla tela con attenzione ma, al contrario, viene liberamente spruzzato, lanciato o spalmato su di essa, a rappresentare l’essenza dell’artista. Nel secondo, invece, il colore viene applicato in modo più o meno regolare e le tele sono caratterizzate dagli effetti che derivano dall’accostamento delle varie campiture di colore ad opera dell’artista.

L’Action painting è principalmente caratterizzato da pittori del calibro di Jackson Pollock, Willem de Kooning e Franz Kline, mentre il Color field painting si rispecchia maggiormente nelle opere di Mark Rothko, Clyfford Still e Barnett Newman.

Il gruppo Gutai in Giappone

In Giappone la pittura informale venne rappresentata dal Gruppo Gutai, una associazione artistica d’avanguardia che fu fondata nel 1954 da Jiro Yoshihara, artista giapponese che nel ‘56 ne scrisse anche il Manifesto, a cui aderirono nel tempo artisti come: Kazuo Shiraga, Akira Kanayama e Masatoshi Masanobu. Il termine “Gutai” può essere tradotto in italiano con il concetto «la possibilità di rendere concreta, attraverso la materia, la spiritualità» e si ricongiunge, per certi versi, all’arte astratta occidentale che caratterizzò il dopoguerra, passando per l’Action painting ma anche per la pittura informale europea.

Ennio Morlotti

68 Prezzo medio: €10.057
Scheda

Emilio Scanavino

67 Prezzo medio: €6.501
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Giulio Turcato

72 Prezzo medio: €7.932
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Hans Hartung

86 Prezzo medio: €44.732
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Emilio Vedova

82 Prezzo medio: €26.411
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Antoni Tapies

86 Prezzo medio: €40.192
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Georges Mathieu

81 Prezzo medio: €34.084
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Alberto Burri

89 Prezzo medio: €131.379
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Emil Schumacher

73 Prezzo medio: €25.800
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Hsiao Chin

72 Prezzo medio: €5.326
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Jean Fautrier

84 Prezzo medio: €29.840
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Jean Dubuffet

87 Prezzo medio: €33.161
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Arnaldo Pomodoro

76 Prezzo medio: €19.787
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Pierre Soulages

79 Prezzo medio: €23.791
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