Giuseppe Capogrossi

Roma, 1900 - 1972

Giuseppe Capogrossi compie studi classici e si laurea in Giurisprudenza. Nel 1924 studia pittura con Felice Carena e nel 1927 si reca a Parigi con Fausto Pirandello. Nel 1930 partecipa alla XXVII Biennale di Venezia ed alla Triennale di Milano. Nel 1932, insieme a Corrado Cagli, Emanuele Cavalli ed Elaisa Michelucci, espone alla galleria Roma e l’anno successivo presso la galleria Il Milione di Milano e alla Galerie Jacques Bojen di Parigi.
Giuseppe Ungaretti definisce le opere di Giuseppe Capogrossi “Scritture Cabalistiche”: lettere appartenenti a un alfabeto lontano e confuso, chiavi che aprono la porta al primo linguaggio, segni che presumono significati altri da sé.
Esponente della Scuola romana, Giuseppe Capogrossi è una figura centrale del panorama informale italiano assieme a Lucio Fontana e Alberto Burri. Nel 1958 la sua opera "Superficie 210" (1957) viene acquisita dalla Fondazione Solomon R. Guggenheim di New York. Nel 2012, presso la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, si svolge una retrospettiva sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.