Piero Marussig

Trieste, 1879 - Pavia, 1937

Piero Marussig, vicino alla pittura secessionista, nel 1905 si reca a Parigi per studiare la pittura impressionista e post-impressionista. Torna a Trieste e stringe amicizia con il pittore e scultore Antonio Camaur, con il qual condivide l’esperienza post-impressionista.
Dopo la guerra si trasferisce a Milano conoscendo Carrà, Funi e Sironi. La pittura di Piero Marussig in questo frangente diviene più materica e volumetrica ed i paesaggi che realizza assumono in parte la forza cromatica di Gauguin.
In seguito è tra i fondatori del gruppo Novecento (il quale ruota attorno a Margherita Sarfatti) insieme a Funi, Sironi, Anselmo Bucci e Ubaldo Oppi. Vicino alle teorie volumetriche impartite dal gruppo, Piero Marussig raggiunge un compromesso stilistico attraverso la smaltatura delle superfici pittoriche. Negli anni Trenta la cifra stilistica diviene impressionista caratterizzata da pennellate morbide. Alcune sue opere fanno parte della collezione del Museo del Novecento di Milano.