Mino Maccari

Siena, 1898 - Roma, 1989

Mino Maccari fin da piccolo coltiva la passione per il disegno a carboncino. A seguito del primo conflitto bellico collabora alla rivista Il Selvaggio dedicata all’arte ed alla satira e caratterizzata da un linguaggio colto e beffardo. A partire dagli anni Trenta inizia a esporre partecipando a diverse rassegne nazionali.
Durante il periodo fascista Mino Maccari collabora a diverse riviste. Unitamente alla scrittura realizza una vasta opera grafica che parte dall’album di Vallecchi al Linoleum, illustrando nel 1934 La vecchia del Bol Bullier di Antonio Boldini.
I dipinti di Mino Maccari, caratterizzati da una pennellata veloce e asciutta, rivelano il segno iniziale a carboncino. Nel 1962 diviene presidente dell’Accademia di San Luca ed approda con una personale a New York.