Luigi Veronesi

Milano, 1908 - 1998

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Luigi Veronesi in giovane età frequenta un corso di disegno tessile e, contemporaneamente, svolge ricerche fotografiche che gli permettono di ottenere risultati innovativi. Più avanti si interessa di pittura sotto la guida di Carmelo Violante. Nel 1932 compie un viaggio a Parigi dove stringe amicizia con Lèger, interessandosi alle dinamiche costruttiviste russe tese all’astrazione geometrica. Fondamentale è la conoscenza di Kandinskij che lo guiderà verso nuove ricerche teatrali e cinematografiche.
Nel 1932 partecipa alla prima collettiva di arte astratta presso lo studio di Casorati di Torino, insieme a Fontana, Licini, Reggiani, D’Errico e Soldati. Nel 1935 partecipa alla Triennale di Milano. Nel 1939 presenta una mostra personale presso la galleria L’Equipe di Parigi.
Nel dopoguerra fonda il gruppo fotografico La Bussola. In questo frangente Luigi Veronesi lavora ai fotogrammi, dipingendo la pellicola fotogramma per fotogramma e definendo l’intervento come “organizzazione della pittura in movimento”. Enfatizza le cadenze, le pause, i rallentati, costituendo una percezione ritmica e psicologica sincopata (spostamento dell’accento ritmico) vicina alla musica jazz o alla dodecafonia di Schönberg. Nel 1979 partecipa alla rassegna Venezia 79 La Fotografia, affiancando un corso di tecnica del fotogramma.
Sul finire degli anni Ottanta Luigi Veronesi realizza una serie di tele astratte che compendiano lo studio della forma astratta avviato da Kandinskij. A seguito di numerose partecipazione a rassegne espositive come alla XXXIII Biennale di Venezia, alla galleria Spatia di Bolzano e alla galleria Il Milione di Milano, dal 1977 è chiamato alla cattedra di Cromatologia e Composizione presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.