Enrico Prampolini

Moderna, 1894 - Roma, 1956

Enrico Prampolini è stato un artista italiano “astratto”, classificato come artista d’avanguardia. Si forma presso l’Accademia di Belle Arti di Roma sotto la guida di Duilio Cambellotti. Dal 1913 collabora con la rivista milanese Varietas, mentre nel 1917 assieme a Bino Sanmniatelli fonda la rivista Noi. Oltre a rivelarsi un pittore futurista mostra spiccate doti scenografiche, a tal punto che nello stesso anno cura le scenografie per i film d’ispirazione futurista Thais e Perfido Incanto, entrambi diretti da Giulio Gragaglia.
Nella produzione artistica di Enrico Prampolini si incrociano due correnti: il Futurismo, dettato da un dinamismo plastico, ed il cubismo. Nonostante abbandoni presto le teorie del movimento per abbracciare l’idea di staticità della costruzione volumetrica, non rinuncia all’idea stilistica di “compenetrazione” degli oggetti e spazi del dinamismo plastico che mancano al cubismo.
Nel 1914, presso la galleria Sprovieri di Roma, presenta opere astratte e polimateriche nel corso dell'Esposizione Libera Futurista. Durante gli anni successivi frequenta gli esponenti del Dadaismo. Nel 1922, assieme a Ivo Pannaggi e Vinicio Paladini, pubblica il Manifesto dell’Arte Meccanica nel quale la macchina è concepita come paradigma che costituisce i procedimenti dell’opera verso un rigore strutturale. Nel 1927 fonda il Teatro futurista e l’anno successivo crea il Padiglione Futurista all’Esposizione del Valentino a Torino.
Negli anni Trenta Enrico Prampolini sperimenta il polimaterismo, creando opere concettualmente vicine al Surrealismo dopo che, dal 1925 al 1937, si era trasferito a Parigi entrando in contatto con gli esponenti del movimento onirico.