Ennio Finzi

Venezia, 1931

Ennio Finzi, dopo una breve frequenza dei corsi dell’Istituto d’arte di Venezia, si interessa dello sconvolgimento strutturale del cubismo che gli permette di trascendere il dato reale. L’incontro con Soldati genera la sua ricerca artistica caratterizzata da forti cromatismi e rigorosi equilibri formali. Nascono così le prime Invenzioni dove il coloren ed in particolare la luce, assumono il ruolo di elementi portanti.
Nel 1949 Ennio Finzi compie la prima esposizione presso la Fondazione Bevilacqua la Masa. Nel corso degli anni Cinquanta conduce una ricerca spazialista incentrata sul colore che crea effetti distonici e atonali. A partire dal decennio successivo elabora i presupposti di una ”Non – pittura” di orientamento analitico, costituita dal bianco e nero, che determina una separazione dal periodo precedente ed un avvicinamento alle teorie gestaltiche (percettive).
Dal 1978 Ennio Finzi riscopre il colore, seguendo il frastornante bombardamento di immagini che negli anni Ottanta fluiscono copiose, ritornando all’interiorità meditativa unendo ai neri spazi di luce come nel ciclo Nero – Acromatico.