Eliseo Mattiacci

Cagli, 1940 - Fossombrone, 2019

L’artista italiano Eliseo Mattiacci è nato a Cagli nel 1940. La sua prima mostra personale viene presentata a Roma nel 1967, ospitata dalla galleria La Tartaruga. In occasione dell’esposizione presenta al pubblico un tubo in ferro nichelato di oltre 150 metri, interamente verniciato in giallo.
L’obbiettivo dell’artista è quello di modificare la percezione dello spazio, aiutando il pubblico a visualizzare qualcosa di completamente nuovo. La ricerca tra arte e spazio lo accompagna per tutto il corso della sua carriera, portandolo a sperimentare opere sempre più audaci.
Nel 1967 partecipa alla Biennale di Parigi, dove conosce il gallerista Alexandre Jolas. L’amicizia con Jolas gli permette di esporre all’interno di musei internazionali, prima a Parigi e poi a New York.
Gli anni Ottanta sono interamente dedicati alla ricerca dei materiali, in particolare dei metalli. L’artista realizza opere di grandi dimensioni, connesse al tema astronomico. Appartengono a questo periodo lavori come “Alta tensione astronomica” e “Carro solare del Montefeltro”.
Nel 1995 riceve il primo premio alla Biennale Fujisankei Hokone Open Air Museum, a Tokyo. Alcuni anni più tardi, l’Accademia dei Lincei gli concede il premio per la scultura Antonio Feltrinelli.
Il talento di Eliseo Mattiacci è stato celebrato attraverso alcune mostre antologiche particolarmente apprezzate. Tra queste, bisogna citare la mostra al MART (Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto) nel 2016, e l’esposizione al Forte di Belvedere nel 2018.