Osvaldo Licini

Osvaldo Licini

Monte Vidon Corrad, 1894 - 1958

Osvaldo Licini, trasferitosi a Parigi con la famiglia, inizia l’attività di cartellonista pubblicitario. Si sposta in seguito a Bologna dove frequenta l’Accademia di Belle Arti della città conoscendo i compagni Mario Bachelli, Giorgio Morandi e Giacomo Vespignani. Più avanti conosce l’ambiente futurista senza aderirvi. Nel 1914 ha l’occasione di mostrare alcuni lavori in occasione della collettiva dei secessionisti a Bologna presso l’Hotel Baglioni. Nello stesso anno si trasferisce a Firenze iscrivendosi all’Accademia di Belle Arti della città.
Ferito a una gamba durante il primo conflitto bellico, si reca in convalescenza a Parigi dalla madre. Nella città francese, al caffè De la Rotande, ha modo di conoscere Picasso, ammirando l’esposizione di Cocteau al teatro Châtelet. In questo frangente conosce anche Modigliani col quale stringe una significativa amicizia, testimoniata da un ritratto che Modigliani esegue per Osvaldo Licini.
Dal 1922 al 1924 partecipa alle esposizioni organizzate dal Salon d’Automne, presentando principalmente ritratti. Nel 1926 espone nature morte alla prima Mostra del Novecento italiano a Milano, curata da Margherita Sorfatti, partecipando anche alla II Mostra del Novecento e compilando il famoso Questionario Scheiwiller, dipingendo le ultime opere figurative.
Osvaldo Licini intraprende una ricerca rivolta agli archetipi attraverso una visione disincantata del paesaggio e della natura in generale, individuando mediante la sua poetica i quattro elementi (naturali) come nel ciclo Amalassunta: un dialogo pittorico che restituisce la forma della luna e le luci saturnine, tentando di afferrare la stessa mediante un pronunciato spirito pittorico. Nel 1931 è presente alla I Quadriennale di Roma esponendo diverse visioni astratte, che saranno esposte presso la galleria Il Milione di Milano. Simboli, emblemi, miti, questa è la fase che contraddistingue la cifra stilistica di Osvaldo Licini che presenta alla III Quadriennale di Roma.
Consolidata la poetica rivolta alla simbologia, nel 1941 firma il manifesto “Valori primordiali Milano/Como”. Nel 1948 e 1950 è presente alla Biennale di Venezia, mentre l’anno successivo alla Biennale di San Paolo. A seguito di numerose mostre nazionali e internazionali, il pensiero pittorico dell'artista continua a viaggiare per i cieli in cerca degli Angeli Ribelli, svolazzando con loro nella foresta della fantasia.

278
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Osvaldo Licini Vendite in Asta: ultime aggiudicazioni

Img Opera Categoria Data Ultima offerta
Fiore fantastico
16.6 x 22.4, 1955
Pittura 19/12/2023 €26.300
Angelo ribelle
18.4 x 24,
Disegno 06/12/2023 €5.670
Notturno
23.5 x 35, 1956
Pittura 02/12/2023 €56.000
Cielo senza luna (Notte)
24.3 x 33, 1957
Pittura 02/12/2023 €52.000
Senza Titolo
22.5 x 26.8,
Disegno 29/11/2023 €1.000

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Osvaldo Licini valutazione opere

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ULTIMO AGGIORNAMENTO
20 Aprile 2024
ValutaOpere Rating (VoR): un dato sintetico che indica commerciabilità, solidità e crescita del prezzo
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