Mario Radice

Como, 1898 - Milano, 1987

Mario Radice, abbandonati gli studi universitari, lavora come operaio presso una cartiera. Negli anni Venti si interessa ai problemi legati all’architettura razionalista ed alla pittura astratta. Nel 1927 compie la sua prima mostra organizzata in occasione della grande esposizione commemorativa della morte di Alessandro Volta.
Dal 1930 Mario Radice si rivolge totalmente alla pittura avvicinandosi agli architetti razionalisti come Pietro Lingeri, Piero Bottoni, Gino Pollini, con i quali forma la rivista Quadrante. Organizza la sua prima personale presso la galleria Il Milione di Milano, seguita da molte altre personali. Tra il 1933 e il 1936 partecipa alla Triennale di Milano. In questo frangente i suoi lavori restituiscono forme sempre più essenziali, leggiadre, composte principalmente da intrecci geometrici simultanei. In seguito stringe amicizia con Marinetti e l’architetto Cesare Cattaneo, attraverso il quale realizza il monumento La fontana di Carmelata, costituito di cerchi ubicato all’ingresso della città di Como.
Conosciuto a livello nazionale, Mario Radice nel 1936 organizza a Como un’importante mostra astratta in cui espone Licini, Fontana, Prampolini, Rho, Soldati. Dal 1940 prende parte a diverse edizioni della Biennale di Venezia, collaborando alla Fondazione M.A.C. La sua arte si consacra nel 1958 con l’allestimento di una sala personale presso la XXIX Biennale di Venezia, ottenendo anche il Premio Einaudi.
Dopo la sua partecipazione alla mostra d’arte Moderna presso Palazzo Strozzi di Firenze, nel 1971 esce dai confini nazionali presentando una rassegna espositiva in Germania presso il Deutsches Feuerwehr Museum di Fulda.