Igor Mitoraj

Oederan, 1944 - Parigi, 2014

Igor Mitoraj frequenta l’Accademia di Belle Arti di Cracovia seguito da Tadeusz Kantor. Terminati gli studi tiene la sua prima mostra personale presso la galleria Krzysztofory in Polonia. Nel 1968 decide di trasferirsi a Parigi proseguendo gli studi all’Ecole Nationale Supèrievre des Beaux Arts. Fortemente interessato alla cultura Latino-Americana, decide di compiere un viaggio in Messico luogo in cui inizia a dipingere. L’esperienza pittorica lo avvicina alla scultura.
Nel 1974 ritorna a Parigi tenendo una seconda personale presso la galleria La Hune, presentando alcune sculture. Visto i buoni esiti emersi dalla rassegna, decide di dedicarsi a tempo pieno alla scultura. A seguire Igor Mitoraj vince il “Prix de la Sculpture” e il ministro francese della cultura gli mette a disposizione uno studio a Montmartre.
Nel 1979 si trasferisce a Pietrasanta, conosciuta come la "Piccola Atene" e meta prediletta per gli scultori grazie alla vicinanza con le cave di marmo delle Alpi Apuane. Di lì a poco le sue sculture vengono conosciute in Europa e negli Stati Uniti. A sancire la fama internazionale come scultore sono la realizzazione dell'Annunciazione per i Musei Vaticani e l'esposizione, a fine anni Ottanta, presso il New York Academy of Art.
La cifra stilistica di Igor Mitoraj non è una ripresa della statuaria classica greco-romana, bensì una forma frammentata che riflette la fragilità umana e l’angoscia dovuta alle poche certezze. L'artista, attravero la scultura, pone all'osservatore delle domande che risultano collegate al senso di precarietà.
Il tema dell’amore è centrale nelle opere dello scultore polacco. A questo si aggiungono un senso di nostalgia e sentimenti di fragilità ed angoscia dell'essere umano.