Giuseppe Uncini

Fabriano, 1929 - Trevi, 2008

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Giuseppe Uncini, dopo gli studi artistici, nel 1953 si trasferisce a Roma entrando in contatto con Capogrossi, Afro, Gentilini, Cagli e Burri. Nel 1955 partecipa alla VII Quadriennale di Roma e nel 1957 espone in Germania alla collettiva Abstrakte italianische Kunst. A seguire inizia il ciclo di opere nominate "Terre": tavole realizzate con tufi, sabbia, cenere e pigmenti colorati.
La vera svolta artistica di Giuseppe Uncini è nel 1958 con i primi "Cementarmati" realizzate con rete metallica, ferro e cemento. La particolarità di queste opere è quella di mostrare la struttura portante che si pone in contrasto con la compattezza della superficie in cemento.
Da questo momento sono numerose le rassegne espositive, in particolare degli esponenti della Giovane Scuola Romana cui partecipa lo stesso Giuseppe uncini. Nel 1961 si tiene in particolare la sua prima personale alla Galleria l'Attico di Roma.
La ricerca artistica di Giuseppe Uncini prosegue con la creazione dei "Ferrocementi". Opere con una superficie di cemento levigata su cui il ferro traccia linee. Sul finire degli anni Sessanta compare la serie dei "Mattoni" mentre dal 1972 al 1978 lavora alla serie delle "Ombre". Nel 1990 presenta, infine, la serie "Spazi di Ferro" nel corso della esposizione "L'Altra Scultura".
Giuseppe Uncini è un artista che ha raggiunto fama internazionale ed oggi le sue opere sono presenti nelle più importanti collezioni private.