Giuseppe Chiari

Firenze, 1926 - 2007

Giuseppe Chiari inizia la carriera come musicista nel 1950. Di lì a poca entra a far parte del gruppo Fluxus (un network internazionale di artisti, compositori e designer conosciuti per aver mescolato negli anni sessanta diversi media e discipline artistiche lavorando nel campo della performance). All’interno del gruppo sperimenta il concetto di “musica visiva”, combinando l’arte visiva e musicale presentando la musica nelle sue opere.
Giuseppe Chiari elabora esperienze neo dadaiste e concettuali ed è sostenitore del linguaggio, gesto ed immagine: brevi brani si alternano senza un ordine prestabilito secondo il fare artistico. Compone, inoltre, “musica d’azione” affiancando alla musica già composta interventi meramente casuali come "Gesti su un piano" (1962), "La Strada" (1965) e "Suonare la città" (1965). A seguire raffigura i gesti della musica attraverso soluzioni pittoriche come il collages o mediante la pittura gestuale carica di segni, scritture e partiture.
Le opere di Giuseppe Chiari sono presenti presso il Centro Internazionale d'arte contemporanea Tornabuoni di Firenze.