Franco Gentilini

Faenza, 1909 - Roma, 1981

Franco Gentilini frequenta i corsi serali di disegno industriale e plastica. Importante per la sua carriere artistica è l'incontro con il pittore Giovanni Romagnoli, professore di pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Nel 1930 compie un viaggio a Parigi e nello stesso anno partecipa alla XVII Biennale di Venezia.
Nel 1932 Franco Gentilini si trasferisce definitivamente a Roma frequentando il caffè Aragno, dove conosce diversi letterati tra cui Cagli e Mucci. Gli anni Trenta sono per l'artista ricchi di numerosi premi, oltre che di partecipazioni a Biennali e Quadriennali. In questo frangente la sua cifra stilistica restituisce un connubio tra pittura e disegno su un fondo preparatorio materico impastato con sabbia.
I temi delle opere di Franco Gentilini sono diversi. Comprendono, infatti, edifici religiosi (cattedrali e battisteri), donne in stivali, artisti di strada (giocolieri e suonati), animali e bicilette. 
Begli anni Cinquanta, invece, la sua poetica diviene più stilizzata e geometrica, seguendo le orme di Klee. Dal 1955 è titolare della cattedra di pittura presso l’Accademia di belle Arti di Roma. Molte sono le mostre personali e collettive cui partecipa in Italia e in tutto il mondo.