Giuseppe Penone

Garessio, 1947

Giuseppe Penone, famoso artista e scultore italiano, è nato a Garessio nel 1947. Viene considerato come un importante esponente dell’Arte Povera, corrente artistica sviluppatasi a Torino negli anni ’60.
L’Arte Povera si allontana consapevolmente dall’arte “classica”, rivendicando la possibilità di realizzare opere attraverso l’utilizzo di materiali semplici e poveri. Il rapporto tra uomo e natura diventa forte e potente, così come è facile comprendere dalle opere di Giuseppe Penone.
Inizia la sua carriera artistica attraverso una serie di performance, realizzate all’interno del bosco di Garessio, che prendono il nome di “Alpi Marittime” (1968). Nella sua sperimentazione, l’artista testa la capacità dell’uomo nell’interagire con la natura, spingendolo a creare una sincera connessione.
Allo stesso tempo, indaga quello che è il rapporto tra l’ambiente esterno ed il corpo umano, identificando nella pelle l’unico elemento di separazione tra l’io interiore e quello esteriore. Appartengono a questo periodo opere come “Rovesciare gli occhi” e “Svolgere la propria pelle” (1971). Sperimenta anche tecniche di scultura associate all’uso della ceramica, come testimoniano “Vaso” e “Soffio”, due opere di fini anni ’70.
Lavora sia con sculture “interne” - dedicate a mostre e esposizioni - sia a sculture ambientali. Realizza grandi alberi in bronzo dedicati proprio agli spazi pubblici: il “Pozzo di Münster” per il parco del Museo Kroller-Muller; “Albero delle vocali” per le Tuileries di Parigi; “Foglie di Pietra” per la città di Roma.
Espone in tantissimi musei internazionali, al Kunstmuseum di Lucerna (1977), al Museum of Modern Art di New York (1981), al Musée Rodin di Parigi (1987). Nel 2014 riceve il Premio Imperiale per la scultura. Ancora oggi, l’artista lavora a Torino e si dedica alla realizzazione delle sue famosissime sculture.