Fabrizio Clerici

Milano, 1913 - Roma, 1993

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Fabrizio Clerici è caratterizzato da uno stile che compendia le inquietudini del Novecento. Nel suo immaginario artistico coniuga le suggestioni di Piranesi, Friedrich e Böcklin, per favorire il suo paesaggio carico di trepidazione. Nel 1938 a Milano conosce Giorgio De Chirico con il quale discute sulle tecniche pittoriche, specialmente sulla pittura a tempera.
Durante gli anni Trenta Fabrizio Clerici realizza i primi disegni fantastici che esegue perlopiù a memoria. È proprio attraverso la memoria che deforma l’unità temporale abbracciando l’a-temporalità del sogno in chiave surrealista. Nel 1945 espone con Savinio in un collettiva presentata da Mario Praz. Nel 1946 incontra il padre del Dadaismo Tristan Tzara. Nel 1947 collabora con Lucio Fontana al progetto Patio per una casa al mare, di cui Fontana realizza le sculture.
Unitamente alla pittura Fabrizio Clerici si accosta al teatro fantastico e magico. Nel 1964 inizia la serie delle tavole per l'Orlando furioso di Ludovico Ariosto che lo tiene impegnato per un lungo periodo. Molte di queste composizioni verranno riprese, con varianti, nel corso del tempo. Dal 1974 al 1975 dipinge un ciclo di quadri ispirati all’Isola dei morti di Arnold Böcklin.