Giacomo Manzu

Bergamo, 1908 - Roma, 1991

Giacomo Manzù impara fin da giovane a scolpire il legno. Si trasferisce per il servizio milare a Verona, dove ha l'opportunità di studiare le porte di San Zeno ed i calchi presenti all’Accademia di Belle Arti Giambettino Cignaroli. Dopo un breve soggiorno a Parigi nel 1929 si stabilisce a Milano, dove l’architetto Giovanni Munzio gli commissiona la decorazione della Cappella dell’Università Cattolica di Milano. In questo frangente si dedica al disegno, all’incisione, all’illustrazione ed alla pittura, superando l’iniziale idea dell’arte egizia e minoica del primitivismo. Giacomo Manzù, ispirato dalla cifra scultorea di Medardo Rosso, inizia a modellare teste di cera.
Nel 1932 prende parte a una mostra collettiva alla Galleria Il Milione di Milano e nel 1933 espone una serie di busti alla Triennale. La prima grande mostra, insieme ad Aligi Sassu, è datata 1934 alla galleria della Cometa di Roma.
Nel 1936 Giacomo Manzù si reca a Parigi con l'amico Sassu dove visita il Musée Rodin, conoscendo gli impressionisti e sviluppando i primi germi di ribellione antinovecentistica che lo porteranno ad aderire al movimento di "Corrente". Nel 1938 inizia la serie dei Cardinali, soggetto che caratterizzerà tutta la sua carriera. 
Nel 1940 ottiene la cattedra di scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Nella sua carriera artistica sono tanti i riconoscimenti ottenuti sia in Italia che all'estero.