Vincenzo Balsamo

Brindisi, 1935 - Roma, 2017

Vincenzo Balsamo inizia a lavorare alla bottega del decoratore e pittore Pietro Acquaviva, dove impara le caratteristiche prime del colore. Da questo momento inizia a dipingere vedute paesiste e fiori. Si trasferisce a Roma e frequenta i corsi serali presso la Scuola d’Arte dei Mestieri.
Esordisce nel 1957 tenendo la sua prima personale in onore al maestro Pietro Acquaviva. Da questo momento frequenta gli artisti della Scuola romana. Negli anni Sessanta compie la seconda mostra presso la galleria Il Camino di Roma e realizza le scenografie del film “Cleopatra”. In seguito realizza paesaggi dalle pennellate molto veloci sviluppando una tecnica del tutto personale. Dopo la partecipazione alla Quadriennale di Roma, espone in America un ciclo pittorico rivolto al jazz.
Il successivo periodo vede Vincenzo Balsamo frammentare i paesaggi avviandosi verso lo stile cubista. L’autore passa, inoltre, dal cubismo all’astrattismo realizzando le "Decomposizioni", dipinti materici molto colorati. Da ricordare la realizzazione dell "Nebulose", un viaggio introspettivo nel colore, che vengono seguite dalle "Evocazioni", figure oniriche e deformi.
Si trasferisce a Treviso realizzando diverse mostre personali e collettive all’estero come al Parlamento Europeo di Bruxelles ed in Giappone. Nel 2005, a Torino, allestisce una mostra antologica presso l’Archivio di Stato, dal titolo “Odissea della luce e del colore”.