Tommaso Cascella

Ortona, 1890 - Pescara, 1968

Tommaso Cascella fin da giovane collabora con disegni e illustrazioni alla rivista Illustrazione abruzzese. Esordisce a Milano nel 1907 presentando 42 pastelli e nel 1909 espone assieme al fratello alla Galleria Druet di Parigi. In questo frangente la sua cifra ruota attorno alle montagne del Gran Sasso ed al mondo pastorale. Tra il 1907 e il 1908 presenta alcuni lavori presso la II Esposizione degli artisti italiani di Firenze, mentre nel 1909 partecipa al Salon d’Automne di Parigi.
La svolta avviene nel 1923, anno in cui assieme a Michele e Basilio contribuisce alla pittura della maiolica di Rapino realizzando i tre pannelli rivolti alla grotta del Sacrario militare di Guardiagrele, rivolto ad Andrea Bafile. Di lì a poco Tommaso Cascella viene chiamato a Montecatini Terme per la realizzazione delle maioliche allo stabilimento termale. In seguito, nel 1923, partecipa alla Mostra d’Arte Decorativa di Monza.
Per quanto riguarda la pittura partecipa nel 1919 all’Esposizione di Belle Arti di Torino, unita alla Biennale di Roma, Varsavia e di Bucarest. Da questo momento lascia la pittura paesista avvicinandosi alla pittura divisionista. In seguito realizza nuove maioliche rivolte ai caduti della guerra.
La pittura di Tommaso Cascella sonda l’ignoto rimanendo aderente ai dettami avanguardistici. Sul finire degli anni Cinquanta la sua cifra informale appare spigolosa, recuperando un surrealismo fatto di segni e simboli che l’autore inscrive su fondi molto colorati. La sua visione pittorica è tesa alla ricerca della bellezza, dettata da un universo sospeso, frammentario e soprattutto libero.