Nino Caffè

Alfedena, 1908 - Pesaro, 1975

Nino Caffè si forma ricevendo lezioni di pittura da Ludovico Spagnolini. In seguito si trasferisce a Pesaro dove conosce vari artisti locali tra cui Werter Battini e Achille Wildi. Esordisce nel 1931 esponendo presso diverse gallerie e nel 1938 partecipa alla Biennale di Venezia, dove ottiene un premio acquisito del Re Vittorio Emanuele III. Nel 1935 si diploma presso l’istituto Statale d’Arte di Urbino, dove insegna figura per un anno. Nel 1944 la galleria Gianferrari di Milano gli organizza un’ampia rassega espositiva.
La cifra stilistica di Nino Caffè ruota attorno alla figura dei “pretini” che l'artista contestualizza ironicamente in diversi ambienti naturali o urbani.
A partire dagli anni Cinquanta Nino Caffè inizia un momento di vero successo esponendo le sue opere presso la galleria Obelisco di Roma ed alla galleria Irene Brin, attraverso la quale l’autore approda a New York. In questo frangente il Metropolitan Museum acquista una sua opera. Nel 1963 ritorna a Pesaro pur collaborando con le gallerie di cui sopra con l’aggiunta la galleria San Luca di Verona.