Max Kuatty

Canneto sull'Oglio, 1930 - Milano, 2011

L’artista Max Kuatty è nato a Canneto sull’Oglio nel 1930. L’inizio della sua carriera artistica ruota intorno ad una nuova presentazione e descrizione della natura; un desiderio incontrastabile di rappresentare attraverso l’arte l’insieme di sensazioni che si provano immersi nella natura.
Grandi artisti come Jackson Pollock e Alberto Burri influenzano la sua visione fin dagli inizi. Insieme a loro va citato il critico d’arte francese Pierre Restany, su cui Kuatty farà grande affidamento. Insieme realizzeranno il “Manifesto del Rio Negro del Naturalismo Integrale” (1980), in cui viene descritta la passione verso la natura e verso un nuovo tipo di arte.
Nei suoi quadri sfrutta le sensazioni tattili, cercando di riportare alla mente dell’osservatore quella che è la sensazione che si prova toccando la corteccia di un albero, o il velluto di una foglia.
Negli anni ’90 la sua attenzione si concentra sulla carta stampata. Dopo essersi riappropriato della natura, attraverso il naturalismo integrale, si riappropria della parola. Presenta al pubblico una mostra, tenutasi al B&B Arte di Mantova, in cui posiziona sulle parete carte non ancora “macchiate” dalla parola. Si riappropria così della possibilità di scegliere, superando la crudeltà dell’estetica imposta.
Infine, nell’ultimo periodo della sua produzione, l’artista si riappropria anche dell’immagine. Realizza una lunga serie di quadri incentrati sulla figura umana, che hanno inizio da polaroid scattate in passato.
Un percorso lungo e complesso, che ha portato Max Kuatty ad essere uno degli artisti più interessanti e controversi degli ultimi anni.