Mark Tobey

Centerville, 1890 - Basilea, 1976

Marc Tobey inizia la sua carriera artistica a New York impegnandosi come disegnatore di moda. Nel 1917 organizza la sua prima mostra personale presso la M. Knoedler & Co di New York. In questo frangente la pittura di Marc Tobey restituisce microcosmi sognati raffiguranti scenari urbani. Subito dopo aderisce alla fede Baha’i, dando vita ad una rappresentazione spirituale nell’arte.
Nel 1926 si interessa della scrittura persiana ed araba. Nel 1934 inizia il ciclo pittorico Scrittura bianca, esposto per la prima volta nel 1944 presso la Willard Gallery di New York. Linee fluttuanti di colore chiaro costituiscono un ritmo organico vicino alla tangibilità delle cose.
A seguito di numerose mostre statunitensi, nel 1955 espone alla Galerie Jeanne Bucher di Parigi e, l’anno successivo, riceve il Guggenheim International Award. Da questo momento Marc Tobey si sofferma sui labirinti di luce realizzando la serie dei Campi selvaggi con cui abbraccerà lo spazio interiore inseguendo il divino, l’ineffabile.
Nel 1961 il Musèe des Arts di Parigi consacra la sua cifra stilistica organizzando una sua grande personale. Alcune sue opere fanno parte della collezione Guggenheim di Venezia.