Mario Giacomelli

Senigallia (AN), 1925 - 2000

Mario Giacomelli nel 1953 acquista una macchina fotografica Bencini con la quale inizia a fotografare parenti e amici. Inizialmente per le stampe si rivolge presso uno studio fotografico attraverso il quale conosce Giuseppe Cavalli (teorico della fotografia) con cui si accende un rapporto maestro/discepolo, fondamentale per la carriera artistica di Mario Giacomelli.
In questo frangente si addentra nella tecnica fotografica partecipando a numerosi concorsi e vincendo nel 1955 il Concorso Nazionale di Castelfranco Veneto. Di lì a poco nasce lo stile reportage attraverso il quale l’autore indaga la vita d’ospizio di Senigallia.
In seguito si rivolge ai contadini del posto ai quali chiede di creare coi trattori precisi solchi sulla terra variando così la morfologia del luogo che, in seguito, Mario Giacomelli fotografa con grande perizia.
A seguito di numerosi progetti fotografici, nel 1979 partecipa alla Biennale di Venezia presentando i suoi Paesaggi. Nel 1983-1987 realizza Il mare dei miei ricordi: fotografie aeree scattate lungo la spiaggia di Senigallia. Negli anni Novanta compie una vasta serie fotografica che prende origine dall’abbandono.