Marcello Dudovich

Trieste, 1878 - Milano, 1962

Marcello Dudovich nel 1887 si trasferisce a Milano lavorando come litografo presso le Officine Grafiche Ricordi. In questo frangente si confronta con i lavori dei più affermati cartellonisti italiani come Aleardo Villa e Giovanni Mataloni. In seguito frequenta i corsi di disegno accademico presso la Società Artistica Patriottica di Milano. Nel 1899 si trasferisce a Bologna lavorando presso lo Stabilimento Grafico di Edmondo Chappuis iniziando a produrre cartelloni pubblicitari, illustrazioni e copertine rivolte a varie riviste. Nel 1902 è presente all’esposizione Internazionale d’Arte Decorativa Moderna di Torino, presentando il manifesto Fisso l’Idea.
Nel 1906 ritorna a Milano interessandosi al nascente Espressionismo ed alla pittura Fauves, unita al gruppo di Die Brücke di Dresda. Tra il 1907 e il 1913, influenzato dalle correnti citate, realizza la campagna pubblicitaria promossa dai Grandi Magazzini napoletani Mele, occupandosi dell’immagine. In questo contesto realizza opere significative come "Donna in abito rosso" e "Donna in abito azzurro", lavorando in seguito per la ditta Borsalino.
Marcello Dudovich, attraverso la sua cifra pubblicitaria, mette in luce l’agio borghese italiano nel periodo della Belle Epoque: abiti succinti, corse di cavalli e soprattutto la femminilità delle donne altolocate. Nel 1911 oltrepassa i confini nazionali approdando a Monaco di Baviera lavorando presso la Casa Editrice Albert Langen.
Torna a Milano nel 1920 e, assieme all’avvocato Arnaldo Steffenini, fonda la società editrice Star. Da questo momento Marcello Dudovich collabora alla campagna pubblicitaria delle migliori aziende italiane come la Rinascente.