Joseph Beuys

Krefeld, 1921 - Dusseldorf, 1986

Joseph Beuys, dopo la seconda guerra mondiale, frequenta l’Accademia d’arte di Düsseldorf ottenendo nel 1961 la cattedra di scultura monumentale. Insieme a Nam June Paik, George Maciunas, Wolf Vostell e Charlotte Moorman, partecipa a Londra, Copenaghen e Wiesbaden alle prime mostre del gruppo Fluxus (un gruppo di artisti desiderosi di ricreare il senso dell’arte in funzione alla sua fruizione sociale).
Durante gli anni Settanta Joseph Beuys crea oggetti – sculture - installazioni tese a generare una coscienza critica nel pubblico. Nel 1964 inaugura la serie delle Azioni, performance legate al suo impegno politico e sociale. L’autore è direttamente coinvolto nelle azioni performative che assumono spesso un carattere rituale e di denuncia, promuovendo anche l’intervento diretto del pubblico.
Convinto ecologista, è tra i firmatari del Partito dei verdi compiendo numerose azioni rivolte all’ambiente. Nel 1918 Joseph Beuys organizza l’incontro-confronto con Burri alla Rocca Paolina di Perugia, curata da Italo Tomassoni. Le sei lavagne dall’autore per dimostrare le sue idee durante il confronto sono esposte presso il Museo Civico di Palazzo della Penna di Perugia. In seguito al terremoto avvenuto in Campania nel 1980, l’anno seguente il gallerista Lucio Amelio si rivolge agli artisti chiedendo loro di realizzare un’opera che ha per tema il terremoto. Joseph Beyus realizza "Terremoto in Palazzo": un’istallazione costituita da vecchi tavolini trovati nel luogo della calamità unendo a essi dei vetri ad indicare la fragilità e l’equilibrio precario. L’opera rientra nella collezione “Terrae Matus” esposta oggi presso la Reggia di Caserta.
Nel 1982 è presente a Documenta di Kassel presentando l’opera "7000 querce", un triangolo posto davanti al Museo Federiciano coperto da 7000 querce “adottabili” da un possibile acquirente. La performance termina nel 1987, un anno dopo la sua morte.