José Ortega

Arroba de los Montes, 1921 - Parigi, 1990

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José Ortega in giovane età si trasferisce a Madrid e realizza le prime opere prendendo parte ai circoli antifascisti. In questo frangente la sua Arte si unisce all’impegno politico e civile. Negli anni cinquanta si trasferisce a Parigi dove il Congresso Internazionale dei Critici d’Arte del Verrucchio (diretto da Giulio Argan) gli conferisce la medaglia d’oro per la sua azione di lotta e libertà. Antonello Trombadori, nel 1964, gli organizza la sua prima personale presso la galleria La Nuova Pesa di Roma.
In seguito José Ortega partecipa a numerose esposizioni internazionali come a Toronto, Filadelfia, Zurigo e Bruxelles. Nel 1961 realizza un ciclo d’incisioni intitolate "Segadones", ispirate dalla sofferenza dei contadini. Nel 1971 lavora al ciclo "Ortega/Dürer", sessanta incisioni che toccano il tema della guerra civile spagnola presentate presso il Castello Sforzesco di Milano ed al Museo di Norimberga. Nel 1973 si trasferisce a Matera sperimentando la scultura (principalmente bassorilievi). Dopo sedici anni di esilio ritorna in Spagna esponendo a Madrid, Bilbao e Valencia.
Esponente del Realismo pittorico viene definito il pittore del mondo contadino e degli umili.