Italo Mus

Chatillon, 1892 - Saint-Vincent, 1967

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Italo Mus frequenta l’Accademia di Belle Arti di Torino sotto la guida dei maestri Giacomo Grosso, Paolo Gaidano, Luigi Onetti e Marchisio, artisti fedeli alla tradizione. Nel 1913 si rivolge all’affresco e restauro a Lione e, successivamente, a Losanna. Nel 1932 l’autore realizza il Monumento ai caduti della prima guerra mondiale presso Saint Vincent. Questa opera, raffigurante un Alpino con un fucile mentre sorregge un compagno morto sulle ginocchia, viene distrutto durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Il critico d’arte Guido Marangoni, alla vista delle opere di Italo Mus, rimane colpito dal suo verismo dal quale emergono paesaggi meravigliosi uniti alle scene di vita montanara della Valle D’Aosta. In un lungo articolo sulla rivista d’arte “Perseo” lo definisce pittore di grande talento.
In questo frangente Italo Mus conosce autori come Carlo Carrà, Antonio Ligabue e Pietro Morando. Per un breve periodo collabora con De Pisis e nel 1956 alcuni dipinti vengono esposti a New York ed a Buenos Aires.
Negli anni Sessanta l’autore ritorna alle origini disegnando nuovamente con inchiostro e carboncino, preparando bozzetti per grandi opere destinate ad edifici pubblici.
Durante la sua carriera artistica sono stati numerosi i premi e riconoscimenti. Tra questi si ricordano il Premio Einaudi del 1950 ed il Premio Consiglio dei Ministri del 1959.