Guido Strazza

Santa Fiora, 1922

Guido Strazza è nato a Santa Fiora, dove ha trascorso l'infanzia e la giovinezza. Nel 1942 si unisce al gruppo dei futuristi italiani. Si laurea ma nel 1948 decide di abbandonare il suo lavoro per seguire a tempo pieno la sua passione per la pittura. Dal 1951 al 1953 lavora in Brasile, Cile e Perù.
Torna in Italia nel 1954, a Milano e Venezia, e vince un premio acquisto alla settima edizione del Premio Spoleto nel 1960. Comincia a frequentare l'ambiente dell'Istituto Nazionale per la Grafica a Roma nel 1964 e comincia ad immergersi nel regno dell'incisione, presentandone una all'ambita Biennale di Venezia del 1968.
Come direttore della Calcografia Nazionale, gli anni Settanta sono per lui fruttuosi con la pubblicazione del suo libro "Il Gesto e il segno". A questo si aggiunsero i suoi diversi cicli di dipinti e incisioni, come Trama Quadrangolare che fu esposto al Palazzo di Milano.
Possiamo evidenziare i cicli Segni di Roma e Cosmati degli anni '80. Quest'ultimo fu esposto alla Biennale di Venezia nel 1984 e nel 1988, dove ricevette l'ambito premio Antonio Feltrinelli. In questi anni lavora anche con Maria Lai, con la quale realizza il pavimento del Lavatoio Comunale di Ulassai.
Riconosciuto tra i Maestri di Grafica a cavallo del millennio, ha partecipato alla mostra Novecento al Quirinale ricevendo nel 2002 il Premio Capitolino degli Studenti di Roma. Nel 2007 è stato ospite del museo d'arte contemporanea Stazione dell'arte. Nel 2008 il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranch a Pisa gli ha dedicato una grande retrospettiva sui suoi cinquant'anni di carriera artistica.