Giovanni Cappelli

Cesena, 1923 - 1994

Giovanni Cappelli frequenta la Scuola del nudo presso l’Accademia di Belle Arti di Cesena sotto la guida di Virgilio Guidi. Le sue opere inizialmente risentono dell’influsso della tradizione ottocentesca, in particolare di Silvestro Lega e di Giovanni Fattori. Nel 1953 tiene la prima personale presso la galleria Bergamini di Milano. A seguito del parere positivo espresso dalla critica, Giovanni Cappelli presenzia alla Biennale di Venezia (1956) presentando tre disegni.
Nel 1958 partecipa a una personale a Roma presso la galleria del Pincio e le sue opere acquisiscono più luminosità e maggior suggestione cromatica. Nel 1959 si trasferisce a Milano seguendo la scia stilistica di Banchieri e Ferroni che hanno assorbito l’espressionismo di Giacometti e Bacon, alla ricerca di un nuovo modo per rappresentare la realtà figurale. In questo frangente Giovanni Cappelli restituisce un figurativo “esistenziale” (non cristiano), teso a rivelare le contraddizioni insite nell’uomo. Da questo momento la sua cifra si rivela più drammatica e inquietante, facendo emergere il tema dell’alienazione urbana.