Gino Rossi

Venezia, 1884 - Treviso, 1947

Luigi Rossi, pittore italiano conosciuto come Gino Rossi, è nato a Venezia nel 1884. L’artista francese Paul Cézanne costituisce la sua principale fonte di insegnamento ed ispirazione.
Nei quadri di Gino Rossi, soprattutto quelli appartenenti al primo periodo, è facile avvertire i segni dell’influenza francese. I colori accesi, l’atmosfera “sognante”, segnano gran parte della sua produzione giovanile. A partire dal 1908 espone a Ca’ Pesaro, dove presenta alcune delle sue mostre più famose, tre cui La fanciulla del fiore, Il muto e Case a Burano.
Con il trascorrere degli anni, l’artista si avvicina allo stile dei nabis, un gruppo d’avanguardia francese legato al post-impressionismo. I suoi quadri diventano meno carichi di colore, le forme meno nette e le proporzioni meno geometriche. E’ il momento di opere famose come La buona pesca, Il fiore, Il porto di Douarneney, Notturno e Paesaggio.
Gli anni ’20 sono segnati da un profondo disagio psicologico, che lo accompagnerà fino alla sua morte. Nel 1921 partecipa alla Mostra Arte Italiana Contemporanea a Milano, presentando L’orto del convento, Fanciulla bretone e Paese. Questa è l’ultima partecipazione degna di nota che coinvolge Gino Rossi. Intorno al 1926, la sua produzione artistica termina drasticamente, in corrispondenza con la sua reclusione in manicomio.