Gino Meloni

Varese, 1905 - Lissone, 1989

Gino Meloni, allievo di Arturo Martini, decide di frequentare l’Accademia di Brera sotto la guida di Ambrogio Alciati. A Lissone negli anni '30 insegna alla Scuola di Arti e Mestieri dedicandosi a pieno titolo alla pittura lombarda di timbro ottocentesco. Più avanti si stacca dalla tradizionale pittura proponendo una cifra antiaccademica. Nel 1939 ottiene la sua prima personale a Milano presso la galleria Mazzucchelli e, l’anno successivo, presso la galleria Piccola Mostra. Nel 1946 realizza il ciclo "Donne", una serie di opere influenzate dal Cubismo ed Espressionismo.
Negli anni '50 Gino Meloni realizza il ciclo dei "Galli" e delle "Venezie", restituendo un tratto sempre più sintetico e deformato che richiama l’attenzione della critica e del pubblico. La sua consacrazione avviene sul finire degli anni '50 ottenendo la vittoria del Premio Taranto. Espone alla Biennale di Venezia del 1948, 1952 e 1954, mentre nel 1956 la Biennale gli dedica una sala personale. Dal 1948 al 1964 è presente a ben cinque Quadriennali di Roma. Nel 1957 la sua cifra oltrepassa i confini nazionali esponendo prima a Leverkusen e poi a New York e Parigi nel 1963.