Elvio Marchionni

Spello, 1944

Elvio Marchionni frequenta l’Istituto d’Arte Bernardino di Betto a Perugia, approfondendo le tecniche pittoriche medioevali. La sua cifra stilistica restituisce l’armonia interiore della persona contrapposta a quella esteriore che combatte quotidianamente nella realtà. Esordisce negli anni Settanta mediante lo studio degli antichi maestri fino a giungere a una materia consunta dal tempo e dalle intemperie, estraendo la figura dallo scabro intonaco. In seguito conosce la PopArt americana e la Transavanguardia, allontanando dalla sua cifra i colori squillanti e restituendo soffuse atmosfere talvolta malinconiche.
Durante gli anni Ottanta Elvio Marchionni espone a Parigi, Stati Uniti e Madrid, celebrando "Gli Strappi" nel 1981 a Foligno. Nel decennio successivo la sua pittura restituisce i colori della calce e della muffa, rafforzando al contempo l’idea della memoria del passato con la realtà odierna. Sul finire degli anni Novanta illustra diversi libri come la storia di San Francesco, I Vangeli, l’Orlando furioso e l’Iliade.