Bruno Saetti

Bologna, 1902 - 1984

Bruno Saetti si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1924 e l'anno seguente presenta al pubblico due dipinti, "Studio di nudo" e "Paesaggio", nella collettiva organizzata dal gruppo del Cenacolo Francesco Francia al Teatro sperimentale italiano. Nel 1927 allestisce la prima personale presso la sede del Cenacolo Francesco Francia. L’anno seguente, con l’opera "Il Giudizio di Paride", viene ammesso alla Biennale di Venezia, così come nel 1930. Nel 1931 partecipa alla Quadriennale d’arte di Roma. Nel 1932 è presente alla XVIII Biennale di Venezia che gli riserva una sala personale.
Durante la seconda guerra mondiale Bruno Saetti non limita la sua attività artistica, lavorando a varie commissioni e rassegne espositive. Nel 1950 viene nominato direttore dell’Accademia di Belle Arti di Venezia mentre nel 1958 realizza l’affresco "Sacra Famiglia" presso la cappella della clinica ginecologica dell’Università di Padova. Nel 1972 partecipa per l’ultima volta alla Biennale di Venezia con l’opera "Paesaggio veneziano col sole", così come all’ultima Quadriennale di Roma presentando una serie di opere tra cui "La ragazza beata".
La cifra stilistica di Bruno Saetti inizialmente supera il realismo tardo – ottocentesco, per approdare nel dopoguerra a una stilistica post-cubista mediante una netta scomposizione dei volumi. Nei decenni successivi la sua ricerca si orienta al paesaggio con il sole, su cui si determina una linea fissa orizzontale che attraversa l’intera superficie pittorica. Un nuovo orizzonte che mette in contatto il mondo reale col mondo delle idee.