Aldo Mondino

Torino, 1938 - 2005

Aldo Mondino si trasferisce da giovane a Parigi dove consegue i corsi di incisione presso la scuola di incisione di William Haytre. Conseguentemente frequenta l’Ecole du Louvre e parallelamente un corso di mosaico con Gino Severini assieme all’assistente Riccardo Licata. A Parigi conosce molti artisti importanti come Parmeggiani e Alain Jouffroy, Roberto Natta e Wilfredo Lam. Nel 1960, grazie a Tancredi Parmeggiani, esordisce con una mostra presso la Galerie Bellechasse (le opere esposte sono di matrice surrealista).
Rientra in Italia nel 1961 e, grazie all’artista torinese Antonio Carena, realizza una personale presso la Galleria Immagine. Nel 1962 espone a Venezia alla Galleria Alpha presentando opere inedite costituite da grandi scritte all’interno delle quali compaiono elementi riconducibili ai codici miniati. In seguito espone alla galleria Il Punto dove presenta la serie delle Tavole anatomiche: pittura su masonite che apre un focus sul corpo umano. Espone in seguito alla galleria La Salita di Roma, alla Stein di Torino, presso la galleria Marconi di Milano e alla Lia Rumma di Napoli.
Nel 1971 ritorna a Parigi per ripresentare la sua pittura che gli permette, nel 1976, di presenziare alla Biennale di Venezia. Nel 1981 e nel 1983 tiene due mostre personali presso lo Studio De Ambrogi di Milano. In questo frangente si avvicina all’arte Orientale.
La scelta di Aldo Mondino di seguire la stilistica Orientale si concretizza nel 1990 con una mostra alla galleria Sperare Westwater di New York. In questa occasione presenta I trentasei sultani vissuti tra il 1200 e il 1920. Seguono altre mostre a Milano, Ginevra, Vienna, Londra, Chicago, in cui presenta il ciclo orientalista per lo più realizzato da tappeti appesi dai colori vivaci. Nel 1993, chiamato da Achille Bonito Oliva, partecipa alla Biennale di Venezia presentando opere che rappresentano i dervisci nell’atto di danzare. Nel 2000 compie un viaggio in India realizzando una mostra dal titolo Flovers presso l’Accademy di Calcutta. In seguito la galleria Santo Ficara di Firenze espone la prima retrospettiva di Aldo Mondino.